La sapienza di Salomone superava quella di ogni altro uomo. Era un re saggio con grandi abilità architettoniche e una grande fede.
Sotto il regno di Salomone il popolo visse sicuro e si adempirono le promesse. Il sogno diventò realtà. Ma poi il suo cuore deviò. Mosé, nel suo ultimo discorso al popolo, avvertì “se proprio vi sceglierete un re dovrà essere uno di voi, non dovrà procurarsi un gran numero di cavalli, non dovrà avere un gran numero di mogli perché il suo cuore non si smarrisca,non dovrà avere grandi quantità di argento e di oro”.
I greci dettero al mondo il concetto di governo del popolo, ma gli ebrei dettero al mondo il concetto di dominio limitato: solo Dio ha il potere assoluto. Gli uomini possono aspirare tutt’al più a un potere limitato. Nasce il germoglio del pensiero occidentale. Ma Salomone perse il senso del limite. Ebbe 700 mogli e 300 concubine, 12.000 cavalli e fece fondere 300 scudi d’oro fino. Poi costruì una casa per sé e per la moglie egiziana, che era il doppio più grande del Tempio del Signore che lui stesso aveva edificato. I profeti avvertirono che la superbia, hybris, porta all’idolatria, ad adorare se stessi. Il regno di Salomone finì ingloriosamente: costruì templi pagani per le sue numerose mogli, regnò senza alcun senso della moderazione e alla fine Dio strappò il regno dalle sue mani.
Nascono nuovi imperi e nuovi deliri di potenza e di dominio e la religione viene usata come nei tempi antichi per assicurare il controllo o la sensazione di controllo sulle forze della natura e sulle persone. Ma la democrazia nasce nel momento in cui il potere assoluto diviene potere limitato; quando l’arroganza del re e dell’imperatore trovano un argine, non una legittimazione nel sacro.
Può esistere una religione che non illuda l’uomo di avere il controllo sulla propria vita e sugli altri? Può esistere una politica che limita il potere e lo mantiene democratico?
Noi lo crediamo e lo speriamo. E con fiducia attendiamo un nuovo giorno e un nuovo re.
Questi giorni di Natale sono speciali per i credenti e per tutti. La fede non è l’uomo che si fa Dio ma Dio che si fa uomo. Ha scritto Bohnoeffer: “egli è povero come noi, misero e inerme come noi, un uomo di sangue e carne come noi, nostro fratello. E tuttavia è Dio, tuttavia è potente. Dov’è la divinità, dov’è la potenza di questo bambino? Nell’amore divino con cui divenne uguale a noi. La sua miseria nella mangiatoia è la sua potenza».
Oggi saprete che il Signore verrà e al mattino vedrete la sua gloria.
Un Santo Natale di Luce e Pace a tutti!
Graziano Delrio
[24 dicembre 2025]




